Il Decreto legge 52/2020 in vigore dal 17 giugno ha concesso una proroga di un mese, quindi con scadenza in data 15 agosto, per la presentazione delle domande di emersione dei rapporti di lavoro irregolare e del rilascio del permesso di soggiorno temporaneo per i lavoratori stranieri attualmente in Italia. Ricordiamo che il Decreto 2020 riconosce validi solo alcuni settori lavorativi per quanto riguarda il lavoro subordinato, ossia i settori di agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca, acquacoltura ed attività connesse, oltre che il lavoro domestico inteso come cura della casa ed assistenza a persone vulnerabili. Il precedente Decreto di emersione del 2012, al contrario, si estendeva ad una ben più larga cerchia di beneficiari. Ciononostante, sono state presentate circa 70.000 domande in più rispetto ad otto anni fa.
Parlando in numeri, al 15 agosto 2020 sono state presentate 207.542 domande, di cui 30.694 per il lavoro subordinato e 176.848 per il lavoro domestico. Molte di queste domande sono state presentate in modalità privata, altre invece tramite il patronato o un consulente del lavoro.
Il video tutorial per la presentazione delle domande è stato visualizzato circa 100.000 volte.
Per quanto riguarda il lavoro subordinato, un terzo del totale delle domande presentate è legato al settore dell’agricoltura; per quanto riguarda invece il lavoro domestico, la maggior parte delle domande presentate è legato alla collaborazione domestica.
La maggior parte dei datori di lavoro è di nazionalità italiana. I lavoratori, invece, provengono principalmente da Ucraina, Bangladesh e Pakistan per il lavoro domestico; da Albania, Marocco ed India per il lavoro subordinato.
Le regioni con maggiori domande presentate sono Lombardia, Campania, Lazio, Emilia Romagna e Veneto per il lavoro domestico; Campania, Sicilia, Lazio, Puglia, Veneto per il lavoro subordinato. In Calabria sono state presentate in tutto 5.342, di cui 3.792 per il lavoro domestico e 1.550 per il lavoro subordinato.