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In Calabria risiedono più di 5 mila cittadini ucraini, per lo più donne (75%). La loro mobilitazione a sostegno dei profughi della guerra in Ucraina è stata straordinaria. In tutte le città calabresi sono sorte, su iniziativa di cittadini ucraini, importanti mobilitazioni per la raccolta di medicinali, viveri e vestiario e negli ultimi giorni anche per l’accoglienza materiale.
Sono riusciti a mobilitare parrocchie, associazioni datoriali e di categoria, commercianti e singoli cittadini.
La Calabria sta esprimendo la parte migliore di sé, mostrando una generosità fuori dall’ordinario. Si tratta di un vero è proprio raggio di sole nella desolazione innescata dalla guerra.
Gli effetti devastanti di questa guerra hanno già prodotto più di 2 milioni di profughi e i bisogni delle persone che scappano dalle bombe sono così grandi che la nostra generosità può sembrare una goccia nell’oceano. E’, invece, un fatto importante, che fa bene. Fa bene a chi dona e fa bene a tutta la nostra gente, perché muta la narrazione dominante di questi ultimi anni che ha visto nei profughi solo un problema da affrontare in termini securitari.
Noi siamo vicini ai profughi e a chiunque oggi esprima la propria solidarietà e il proprio ripudio della guerra come mezzo per risolvere le controversie politiche.
Siamo vicini ai profughi ucraini e a quelli di tutte le guerre, anche a quelle più lontane da noi.
IL PROGETTO
“L’arte è un modo per vincere la paura… un modo di tentare di finir dentro nell’ignoto, di fermarlo questo ignoto in qualche maniera.”
(Ettore Sottsass – architetto, designer e fotografo italiano).
Avere la possibilità di parlare e divulgare informazione è uno strumento potente per abbattere i muri e superare i limiti che l’ignoranza, ancora oggi, ammette.
Occupandoci di un tema così vasto di cui si parla spesso in maniera sbagliata, mossi da pregiudizi e falsi miti, fare informazione, anche attraverso questo Progetto, è arte: è la nostra maniera per fermare l’ignoto, per permettere a chiunque di avvicinarsi a questo mondo e percepirlo meno lontano. Se è vero che ciò che non si conosce fa paura, è anche vero che non tutti sono ben disposti alla conoscenza, convinti che tutto ciò che è diverso debba necessariamente essere non accettabile. Ma bisogna fare i conti con i numeri, i quali ci dicono che il flusso migratorio è in continua crescita e che, per fortuna, molto si sta già facendo per aiutare gli immigrati ad integrarsi, anche tramite campagne di informazione e di sensibilizzazione, oltre che con percorsi mirati e personalizzati.
Il Progetto Calabria Accoglie 2.0 si concentra proprio su questo: aiutare concretamente l’immigrato ad ambientarsi, ad integrarsi, a trovare il proprio posto in Calabria e a sostenerlo in questo percorso, ma anche informare ed educare tutti, affinché sia più semplice e civile la convivenza.
I PARTNER
Approfondimenti
Consigliamo i seguenti libri per un approfondimento dei temi trattati
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