L’Art. 32 della Costituzione italiana tratta del diritto sanitario dei cittadini e cita testualmente:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Giovanni Manoccio, Presidente dell’Associazione “Don Vincenzo Matrangolo” di Acquaformosa, operativa nel cosentino dal 2010 a sostegno e a favore degli immigrati, si è battuto affinché questa legge venisse attuata nei confronti degli ospiti dei progetti SIPROIMI per riconoscere e garantire loro questo diritto.
L’Ufficio legale dell’ASP di Cosenza ha accolto l’istanza presentata dal Presidente Manoccio, portavoce ufficiale dell’iniziativa, riguardante il godimento delle prestazioni di carattere sociale ed ha finalmente riconosciuto l’esenzione del ticket agli stranieri regolarmente soggiornanti in territorio italiano. Ma non è solo questo: si tratta, in realtà, di una duplice vittoria, poiché l’aver mosso le carte per veder riconosciuto questo diritto agli stranieri ha favorito anche il riconoscimento dello stesso diritto ai cittadini italiani che vivono in una situazione di disagio economico e/o sociale. Quindi, possiamo dire che la battaglia portata avanti dall’Associazione ha, in fin dei conti, tutelato anche tutti quei cittadini calabresi che non hanno una stabilità lavorativa e, quindi, economica, garantendo loro un concreto sostegno sanitario.
Ovviamente soddisfatto per questa vittoria, che in fondo altro non è che un compimento della Legge italiana, il Presidente Manoccio ha speso qualche parola sul ruolo dello straniero, fino ad ora sostanzialmente visto come un intruso ed un invasore, adesso diventato l’anello di collegamento tra teoria e pratica per la rivendicazione dei diritti inalienabili alla persona.