Le Litanie Lauretane sono delle invocazioni liturgiche e risalgono al XII secolo. Nel 1587 vennero approvate con la bolla “Reddituri” da Papa Sisto V, ma era stato Papa Pio V a farle aggiungere alla recita del Rosario, in seguito alla battaglia di Lepanto. Esse prendono il nome dal santuario di Loreto dove, a partire dalla prima metà del XVI secolo, venivano cantate durante le celebrazioni.
Queste invocazioni, attualmente 55, vengono recitate dopo le suppliche a Cristo e prima delle invocazioni alla Trinità, dell’Agnus Dei e della preghiera conclusiva.
Poiché si tratta di invocazioni rivolte alla Madonna che rispecchiano le esigenze del popolo, di tanto in tanto ne sono state aggiunte di nuove dai Papi che si sono succeduti, tutte sempre attuali e sentite.
Proprio in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Papa Francesco ha aggiunto tre nuove invocazioni: “Mater misericordiae”, “Mater spei” e “Solacium migrantium”, rispettivamente “Madre di misericordia”, “Madre della speranza” e “Soccorso per i migranti”.
A diffondere la notizia è il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione vaticana per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti, tramite una lettera pubblicata dalla Sala Stampa della Santa Sede. Il cardinale ha anche rilasciato una intervista, in cui parla di questa invocazioni come delle vere e proprie “preghiere legate all’attualità della vita”.
In questo particolare periodo storico, in cui il mondo sta soffrendo e fa fatica a rialzarsi senza sentire il peso della situazione, è naturale rivolgersi alla Vergine per affidarsi completamente alla Sua volontà. Forse, proprio per questo, le tre nuove invocazioni hanno trovato accoglimento tra i fedeli, i quali hanno prestato particolare attenzione alla terza, quella dedicata ai migranti.
In più occasioni il Papa si è mostrato particolarmente sensibile al tema della migrazione ed ha invitato tutti i fedeli a prestarsi all’accoglienza e ad abbracciare questa causa.